I nostri racconti · Parole

MOSTRI INCREDIBILI… E DOVE TROVARLI (parte 2)

di Tea Simonetti, 1G

Ricominciamo il nostro avventuroso (… paura, eh?) viaggio alla ricerca delle creature incredibili che popolano le leggende del mondo…

Se i mostri di Oceania e Asia non vi hanno spaventato, ripartiamo alla volta dell’Africa, delle Americhe e dell’Europa!

AFRICA

GRIFONE

Il Grifone è una creatura leggendaria originaria dell’Egitto: le tradizioni lo descrivono come un essere con il corpo da leone e la testa d’aquila. Un’analisi più accurata delle illustrazioni mostra lunghe orecchie da cavallo, spesso piumate, zampe anteriori da aquila e quelle posteriori da leone. 

Nelle leggende il grifone assume molteplici significati: da protettore a creatura demoniaca.

Il grifone rappresenta due creature fiere e rispettate: l’aquila e il leone. Ciò lo rende sovrano sia del cielo che della terra.

FENICE

La leggenda araba della Fenice narra che questa magica creatura nacque per la prima volta sul sacro salice di Heliopolis, la città del sole.

L’uccello viveva in un’oasi d’acqua del deserto.

Ogni cinquecento anni tornava in volo a Heliopolis, dove costruiva un nido con alcune erbe balsamiche. Una volta finito il nido, ci si infilava e attendeva che i caldi raggi del sole la carbonizzassero. Dalle ceneri dell’animale nasceva poi un uovo che, grazie ai raggi solari (gli stessi che l’avevano bruciata viva…) impiegava tre giorni a schiudersi dando nuovamente vita alla nostra Fenice…

La Fenice viene spesso rappresentata come un grande uccello alato, spesso un’ aquila, dal piumaggio tra il rosso e l’arancione, con le punte della coda azzurre.

AMERICA

UKTENA

L’Uktena è un enorme serpente, grosso quando un tronco d’albero, dalle squame scintillanti e dotato di grosse corna

Secondo la leggenda dei nativi americani, per uccidere questa mostruosa creatura dalle lunghe zanne bisogna colpirla sulla settima macchia variegata di colore a partire dalla testa.

Inoltre sulla sua grossa testa è incastonata una pietra luccicante che si diceva conferisse poteri taumaturgici a chiunque la impugnasse.

EUROPA

L’Europa, il continente che abitiamo, prende il nome da Europa, giovane principessa cretese che ebbe la terribile sfortuna di essere tanto bella da attirare l’attenzione di Zeus, re degli dei. Quali misteri ci riserva?

🐍BASILISCO🐔

Il basilisco è originario della Grecia, e dai suoi abitanti veniva descritta come una velenosissima creatura alata col corpo da rettile e la testa di gallina. Il suo nome significa “piccolo re” e nelle leggende è infatti descritto come il re dei serpenti. Oltre a essere velenoso il Basilisco è in grado di pietrificare, se non uccidere, con il solo sguardo… Se avete letto Harry Potter e la camera dei segreti sapete bene di che cosa sto parlando!

Secondo la leggenda, gli unici in grado di uccidere il re dei serpenti sono le donnole, sacrificando la loro stessa vita e i galli, il cui canto è per il Basilisco letale. Al contrario coloro che temono maggiormente il basilisco sono i ragni, perché, non avendo le palpebre, non possono chiudere gli occhi davanti agli occhi assassini del basilisco.

DAHU

 La leggenda di questa creatura è molto diffusa sulle Alpi italiane.

 Secondo la storia più comune, il Dahu è un cervide simile ad un ariete o ad uno stambecco. Secondo altre versioni si tratta di un miscuglio tra uno stambecco e una volpe, o un tasso. Le caratteristiche che lo distinguono da tutti gli altri animali sono le zampe.

La leggenda narra che questo animale vivesse girando sui pendii delle montagne e che per quello si fosse “evoluto” sviluppando le zampe che stavano rivolte verso valle fino a farle diventare più lunghe. Questa particolare caratteristica consente di distinguere due categorie di Dahu: quelli che girano in senso antiorario, che hanno le zampe destre più lunghe di quelle a sinistra, e quelli che girano in senso orario e hanno dunque le zampe sinistre più lunghe. Avendo una zampa più corta dell’altra il Dahu non poteva invertire la “rotta” e distruggeva ogni cosa incontrasse sul suo cammino, che fossero villaggi, alberi o rocce. Una vita difficile, insomma, per loro e per i loro vicini.

 (dal sito “Terre del Dahu”).

Il nostro viaggio finisce qui, nel rispetto degli spazi del blog… e della vostra pazienza, cari lettori.

Ma… dimenticavo… quali mostri avete avvistato alla Manara?

N.d.R. Per questo articolo nessun mostro è stato maltrattato… e i primi tre disegni sono a cura di Ricky, Alle e Mary.

Film e serie TV · Le nostre recensioni · Parole

ENOLA HOLMES

di Arianna Cutolo, 1C

Non sapete cosa guardare stasera? Ho un consiglio per voi!

Enola Holmes è un film del Regno Unito del 2020 tratto da un romanzo di Nancy Springer. Diretto da Harry Bradbeer, è stato prodotto e distribuito dalla piattaforma Netflix.

La durata è di circa due ore, è un film di genere drammatico, giallo e di avventura.

Un po’ di… trama (ma senza spoiler!)

La madre dei fratelli Holmes, Eudoria, sparisce all’improvviso il giorno del sedicesimo compleanno di Enola, lasciandole dei regali contenenti degli indizi per farle capire dove si trovi.

Una settimana dopo la scomparsa della madre, Enola decide di farsi aiutare dai suoi (celebri) fratelli per trovarla.

Il fratello maggiore di Enola vuole mandarla  ad una scuola delle buone maniere, ma lei non vuole così una mattina scappa e va verso il treno per cercare Eudoria. 

Arrivata al treno Enola incontra il marchese di Basilwether, in fuga da Linthorn… inizieranno così per i due giovani nuove imprevedibili avventure….

Riuscirà a risolvere il caso? Non resta che appassionarsi al film! Buona visione!

Cosa c'è intorno a noi · La finestra sul cortile · Noi e il futuro

La bella primavera

di Livia Ricci, 1A

La primavera è una stagione molto amata… ma perché?

Alcuni dicono che è molto colorata, altri che ci sono mille fiori come casette per le api, grazie a cui viviamo. Altri, come me, la amano perché è il periodo dell’anno in cui non fa né caldo né freddo.            

La primavera ha inizio il 21 marzo: è una porta che divide il gelido inverno dalla calda, caldissima estate.

La piccola e colorata primula è considerata il fiore primaverile per eccellenza.

Secondo me la primavera rilassa e libera la mente dalle ansie e tensioni di tutti i giorni! Ma vi siete guardati intorno? Dopo mesi di alberi secchi e spogli, piano piano la natura si fa sempre più rigogliosa.  Sembra quasi che gli alberi si stiano decidendo piano piano a mettere un mantello colorato! La primavera porta speranza nel mondo.

E qui alla Manara sono cresciuti e fioriti ciliegi, meli…   Guardate fuori dalle finestre e tra i rami dei nostri cortili!

La primavera ci ricorda che siamo ospiti su questo pianeta: dobbiamo continuare a fiorire ed evolverci, come la natura intorno, ma senza essere troppo egoisti. Riflettiamo sui danni fatti in passato alla nostra casa, la Terra, e su come possiamo ancora migliorare il futuro!

Non deve essere la Natura ad adattarsi all’ uomo ma l’ uomo ad adattarsi alla Natura!!!    

Che dire di più? Vi auguro una fantastica primavera!

           

I nostri racconti · Parole

MOSTRI INCREDIBILI… E DOVE TROVARLI

di Tea Simonetti 1G

Ogni luogo, che sia il freddo Mare del Nord o i grandi canyon dell’America, ha ispirato leggende d’eroi e di dei.

Ma cos’hanno in comune le nostre leggende e quelle della stupenda Oceania?

Ecco, tutte queste leggende, hanno in comune una cosa: ognuna di esse ha una creatura magica come antagonista supremo dell’eroe o del dio. Pensiamo alle dodici fatiche di Ercole (Eracle): in ognuna di esse il nostro valoroso eroe doveva affrontare, catturare e sconfiggere una creatura mitologica… come respingere gli uccelli di Stinfalo o catturare la misteriosa cerva di Cerinea.  

Di seguito vi saranno presentate alcune creature mitologiche e le loro leggende. Un piccolo bestiario a uso della popolazione della nostra scuola! (Creature magiche, mostri… Ne avete mai avvistato uno nei nostri corridoi?)

🐠Oceania🐙

L’Oceania attira su di sé molto turisti per via dei suoi paesaggi incantevoli, delle spiagge di sabbia bianca, del mare cristallino e delle variopinte barriere coralline… In questo continente vivevano (e vivono) tribù aborigene che, ispirandosi alla loro terra e alle sue creature, hanno inventato diverse leggende.

IL SERPENTE ARCOBALENO 

Per gli Aborigeni australiani il Creatore dell’universo è Kenmare, il serpente arcobaleno. 

La leggenda narra che il serpente, dai tempi più antichi, dormisse di un profondo sonno sotto la terra e che sognasse un grande focolare con tutti gli dei che ci danzavano attorno con canti soavi. 

Al risveglio, tornato con un grande fragore in superficie, creò le montagne, ma la terra non era che una sfera di fango.

Si mise poi a soffiare forte per chiamare gli dei, creando le nuvole che subito si misero a far cascare acqua dal cielo. Ma gli dei non arrivavano. Allora si immerse nell’acqua piovana e si trasformò nell’arcobaleno… eppure, gli dei ancora non arrivavano.

Si mise allora a cercarli scavando, col suo lungo corpo, solchi che presto si riempirono di acqua e che diedero origine a grandi vallate, ma gli dei ancora non si vedevano.

Quando si riposava, si acciambellava su se stesso dando vita ai laghi.

Passarono molti anni e il Serpente Arcobaleno giunse finalmente in un villaggio di Antichi creatori, dei. Era così felice che insegnò loro ogni genere di arte e abilità. Passarono giorni, mesi e anni e tutto procedeva bene.

Uno sventurato giorno, però, ingoiò due giovani dei. Gli altri Antichi Creatori non esitarono e aprirono la pancia al Serpente Arcobaleno facendone uscire i due giovani, trasformati in pappagalli variopinti che subito volarono via.

Il serpente Arcobaleno era furioso per l’accaduto e si mise a distruggere tutto quello che gli passava sottomano.

Gli dei, terrorizzati, sperando di scampare alla furia del serpente, si tramutarono in piante e animali.

Fu così, che la triste sfera di fango si tramutò in un paradiso, ornato da piante e abitato da animali.

YARA-MA-YHA-WHO

Chi non ha mai sentito parlare di vampiri? Ebbene il mito dei succhiasangue non si ferma a Dracula, in Europa, ma giunge fino in Australia!

Ebbene gli YARA-MA-YHA-WHO, i vampiri australiani, non sono esattamente come li ritrae l’autrice Stephenie Meyer nella sua famosissima saga Twilight. Possiamo addirittura dire che sono l’esatto opposto. Queste creature non superano 1 metro e 20, hanno squame rosse e una fitta peluria marrone su schiena, zampe e testa. Braccia e gambe finiscono in mani e piedi dotate di ventose. Ma la cosa più spaventosa è la testa: enorme e dotata di una bocca larghissima, completamente sdentata.

La leggenda dei Koora racconta di piccoli esserini alti quattro piedi e poco meno dotati di una grande testa e coperti da una pelurietta ispida, che se ne stavano tutto il giorno appiattiti sul ramo di un albero aspettando che sotto di loro passasse una preda. Quando sotto di loro passava la preda, un umano, essi si lanciavano giù dai loro rami e si aggrappavano al collo della preda con le loro ventose, che usavano, in assenza di denti, per succhiare il sangue.

Succhiato tutto il sangue dalla preda gli YARA-MA-YHA-WHO se ne andavano per qualche tempo, per poi tornare dalla preda moribonda che inghiottivano intera, senza masticarla. Dopo un sonnellino molto lungo, per digerire, il vampiro vomitava la preda viva e vegeta solamente un po’ più bassa e più rossiccia. Più la preda veniva mangiata dallo YARA-MA-YHA-WHO più diventava rossa e più si abbassava, fino a diventare uno di loro.  

Se pensavate che Dracula fosse il vampiro più spaventoso di tutte le storie dei vari folklori… allora adesso dovrete ricredervi.

🌏ASIA🌏

L’Asia è un continente di quella, che noi europei, definiremmo parte orientale del mondo.

 presenta una popolazione che supera i quattro miliardi e mezzo, al suo interno si possono contare quarantanove stati,  

DRAGHI

I draghi sono creature mitologiche tipiche di ogni cultura sebbene in ognuna assumano significati diversi, nella cultura occidentale, ad esempio, i draghi sono creature votate al male, portatori di morte e distruzione.

I draghi della cultura orientale sono l’esatto contrario, ovvero portatori di bontà e fortuna.

Queste creature mitologiche dalle sembianza serpentine o comunque affini ai rettili,  raggiungono dimensioni colossali, potrebbero addirittura raggiungere i cento chilometri di lunghezza! Nelle raffigurazioni i draghi hanno un lungo corpo coperto di scaglie variopinte, lunghi baffi da pesce gatto, una criniera che corre lungo tutto il dorso e corna da cervo.

Esistono moltissimi draghi nella mitologia asiatici, eccone alcuni:

Shenlong, il dio drago, controlla i fulmini e la pioggia, da lui dipende l’agricoltura, per questo, soprattutto i contadini, lo veneravano come una divinità. Le sue scaglie di un azzurro cangiante impedivano ai mortali terrestri di individuarlo mentre volava nel cielo.

Yanglong, è il più antico dei draghi ed è alato. Riesce a controllare l’acqua, è un fedele servitore di Huang Di, il leggendario imperatore Giallo.  La leggenda narra che Yanglong combatté nella battaglia finale contro Chi You, immaginario generale delle nove tribù barbare.

La battaglia era precaria e l’imperatore Giallo ordinò al suo fedele servitore di uccidere Chi You. Yanglong, allora, scatenò sui nemici barbari una terribile alluvione con la quale decimò l’esercito nemico e uccise il suo generale. Eppure non si fermò lì, infatti, dopo aver  creato un notevole scompiglio nelle truppe nemiche, si diresse verso kua Fu, un gigante alleato con Chi You, e lo sconfisse, regalando così la vittoria all’imperatore.

Se vi è piaciuto questo viaggio tra mostri e creature fantastiche di Oceania e Asia… non perdete la prossima puntata che ci porterà negli altri continenti!

il mio 25 aprile e il mio primo maggio

BUON 25 APRILE!

Arianna Cutolo 1C, Eloisa Forelli 1A

Oggi è il 25 aprile: la festa della nostra Liberazione, la festa di tutti Noi.

Leggiamo, studiamo, ascoltiamo per non dimenticare: i partigiani combatterono contro la dittatura fascista e l’occupazione nazista, aiutarono gli ebrei a nascondersi, portarono cibo a chi doveva rimanere nascosto e lottarono finché non raggiunsero il loro scopo: liberare l’Italia dal dominio fascista.

Non furono solo gli angloamericani a liberare l’Italia, ma siamo stati proprio noi italiani a liberarci, grazie ai partigiani e a chi combatté al loro fianco, aiutandoli in qualsiasi modo possibile.

Entro il 1 maggio 1945 tutta l’Italia del Nord venne totalmente liberata, con le sue grandi città, le ultime a vedere la luce: Bologna, Genova, Milano, Venezia. La Liberazione mise fine alla dittatura fascista ed a cinque anni di dolorosa guerra: la data del 25 aprile simboleggia la forza della Resistenza e della Libertà.

Chi ha deciso di istituire la festa del 25 aprile?

Nel 1946, finita la guerra e ritrovata la pace, fu il governo democratico guidato da Alcide De Gasperi a stabilire per decreto che il 25 aprile di ogni anno sarebbe stata la festa nazionale della Liberazione d’ Italia.  

La Festa del 25 aprile, durante la quale non si lavora, è una festa dedicata al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione del paese. A loro andrà per sempre il nostro GRAZIE !

Parole · Storie di sport

LA STORIA DI KOBE BEAN BRYANT

di Alessandro Sesenna 1B

Kobe Bean Bryant è stato uno dei dieci giocatori di basket più forti al mondo.

Nato nel 1978 a Philadelphia, negli Stati Uniti, è però cresciuto tra Pistoia e Reggio Emilia, città nelle quali giocava il padre, cestista come lui. Un figlio d’arte? Di certo Kobe ha cominciato a giocare a basket all’età di tre anni, e il suo primo allenatore fu proprio Jelly Bean Bryant, il padre, giocatore di NBA.

La carriera di Kobe in NBA inizia nei Los Angeles Lakers, indossando la maglia numero 8 e poi 24. Si merita il soprannome di Black Mamba, che è un serpente molto pericoloso. Il suo ruolo era quello della guardia tiratrice: per i non esperti, lo scopo della guardia è quello di fare più punti possibili, mentre io invece vorrei fare il play maker, che muove il gioco della squadra.

Il giovane Kobe riesce in poco tempo a guadagnarsi la fama di giocatore più temibile e instancabile, grazie al duro lavoro e a tanta voglia di migliorare. La sua carriera non è stata sempre facile: ha dovuto affrontare tanti ostacoli, ma ce l’ha fatta grazie, non solo al talento, ma soprattutto la determinazione e la passione per la pallacanestro. Quando nel 2015 annuncia il suo ritiro dall’attività agonistica, racconta la sua esperienza e le sue emozioni in una serie di lettere pubblicate sul The Players’ Tribune: i testi diventeranno il soggetto del famoso cortometraggio Dear Basketball del 2017, che gli valse anche una nomination agli Oscar.

Il 26 gennaio 2020, in California, Kobe stava andando ad allenarsi con il suo elicottero: a bordo c’erano amici e familiari: Bostjan Rigler, Jon Rigler, Mateja Curk Rigler, il medico del 118 Maurizio De Girolamo, ma soprattutto la giovanissima figlia di Kobe, Liza Rigler di 13 anni. C’era anche tantissima nebbia e purtroppo l’elicottero si andò a schiantare e morirono tutti, compresi i piloti.

I Lakers hanno ritirato le maglie numero 8 e numero 24: quei numeri saranno suoi per sempre.

I nostri racconti · Noi e il futuro · Parole

Il mio viaggio

VI RACCONTO LA MIA STORIA

di Carter Turkey 1C

Il mio viaggio in Italia è stato lungo e faticoso. Era il 2022, vivevo da due anni nel South Dakota (U.S.A.), nella cittadina di White River: sono nato nello stato , ma in un’altra cittadina.

White River era una cittadina piccola e tranquilla, ma la mia vita non era facile perché ero vittima di bullismo da parte dei ragazzi della mia scuola media. Stavo attraversando un periodo difficile, non potevo sopportare di stare in una scuola dove i ragazzi si comportavano in modo prepotente. Anche mia mamma non era felice e così abbiamo deciso di affrontare una nuova avventura: trasferirci in Italia.

A Milano vive una sorella di mia mamma, mentre un fratello vive a Roma: anche grazie alle nuove opportunità di lavoro, abbiamo scelto proprio Milano.

Il nostro viaggio è iniziato in macchina: mia mamma, io e il nostro splendido cane Skala. Ero triste perché sapevo mi sarebbe mancata la parte della mia famiglia che vive negli U.S.A… ma ormai la scelta era fatta! Ero anche emozionato perché stavo per iniziare una nuova vita! Prima tappa: un aeroporto da dove saremmo partiti in volo verso New York. Sono stato due giorni a New York a casa di mio zio: mancavo da due anni ed è una città bellissima! Mi è piaciuta New York perché mi piacciono le grandi città.

Dopo che i due giorni sono trascorsi, abbiamo preso un aereo diretto a Milano. Il volo è durato otto ore, durante le quali ho dormito (male perché i passeggeri vicini si muovevano di continuo!) e guardato un film. E finalmente… eccoci a Milano!

Nei primi mesi abbiamo cambiato tre case, ma soprattutto ho scoperto la città. Ho visto che è grande, anche se non come New York, e quindi ho pensato che mi sarebbe piaciuta! Siamo stati in piazza Duomo, in centro, in qualche parco. Ho pensato un po’ di cose, ma soprattutto… perché così pochi Mc Donald’s? Negli Stati Uniti ne vedi ogni cinque minuti, qui ogni due ore!

Ho trascorso due mesi prima di tornare a scuola e imparare. Ho dovuto abituarmi ai miei nuovi amici e compagni di classe che parlavano italiano. Ho iniziato a usare una app chiamata Duolingo e in poco tempo mi sono abituato. È bello poter parlare un po’ italiano e capire di più i miei amici.

Questo viaggio è stato difficile perché ho lasciato alcuni amici e l’altra mia famiglia. Però ora sono qui e posso imparare e divertirmi. Sento che questa esperienza è stata buona e nuova, ma quando finirò la scuola media dovrò cambiare nuovamente: se dovessi trasferirmi di nuovo perderei questi nuovi amici e mi dispiacerebbe molto.

Ma non ci pensiamo… mancano ancora due anni!

Le nostre recensioni · Libri

Continua a camminare

Nella 3G, nelle ore dedicate alla lettura, insieme alla prof.ssa Pipitone abbiamo letto un libro intitolato Continua a camminare

È un romanzo ambientato nella Siria sotto il controllo dell’ISIS. Qui vivono Salim e Fatma, che alternano le loro voci per raccontare la loro storia. Salim ha tredici anni, è impavido e testardo, e ha visto morire suo fratello sotto le bombe mentre entrambi erano impegnati a recuperare i libri dagli edifici sventrati. Fatma è una ragazza molto coraggiosa e desiderosa di libertà, tanto da sacrificare la sua stessa vita per dare libertà al suo popolo. 

I due ragazzi sono in cammino verso due destini opposti, uno di vita e uno di morte. 

La lettura di questo libro è collegata a delle attività che svolgiamo in classe: mentre la prof legge, noi ascoltatori scriviamo quello che ci colpisce durante la lettura. Poi sulle parole o sulle frasi che ci appuntiamo, scriviamo dei quick write, cioè dedichiamo 5/10 minuti alla scrittura senza mai staccare la penna dal foglio. Oppure facciamo in classe delle riflessioni riguardo ai temi più importanti.

Questo romanzo ci ha colpito per la profondità dei temi trattati e per il modo in cui sono raccontati. 

Le nostre recensioni · Libri

dammi mille baci

di Matilde Giannattasio 1B

“Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
 quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille
  nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.”

Catullo (I secolo a.C.)

dammi mille baci è un romanzo dell’autrice inglese Tillie Cole, pubblicato in Italia da Always Publishing nel 2018.

I protagonisti sono un ragazzo,  Rune Kristiansen, e una ragazza, Poppy Litchfield.

I due si conoscono all’età di cinque anni, quando Rune e la sua famiglia si trasferiscono a Blossom Grove, in Georgia.

Poppy e Rune sono vicini di casa e subito tra loro nasce un bel legame di amicizia, che ben presto diventa qualcosa che assomiglia all’amore.

All’età di otto anni, Poppy perde la nonna, che, prima di morire, le lascia un barattolo di vetro con dentro mille cuori di carta rosa: quel barattolo le servirà a custodire tutti i baci che riceverà.

Quando la bambina fa vedere il vasetto a Rune, lui le dichiara il suo amore e le promette che sarà lui a darle i baci per riempire il vasetto.

Purtroppo Rune, all’età di undici anni, si deve trasferire per alcuni anni in Norvegia con la famiglia.

Poppy e Rune si promettono di aspettarsi a vicenda, ma Poppy smette di rispondere alle chiamate e ai messaggi di Rune.

Due anni dopo, Rune torna in Georgia. I due non si parlano e soprattutto Poppy non riconosce più Rune, perché è diventato un ragazzo aggressivo e arrogante, che fuma, beve e dice di odiare i suoi genitori.

Una sera Poppy scappa da una festa dopo aver visto Rune con un’altra ragazza. Rune la insegue e la ritrova nel frutteto dietro casa, il loro posto preferito quando erano bambini. In quel frutteto, finalmente e dopo tanto tempo, Poppy e Rune si ritroveranno davvero.

Questo è per loro il momento della verità: perché Poppy aveva smesso di rispondere a lettere e messaggi? Rune scoprirà così il triste segreto di Poppy, ma ciò che potrebbe dividerli li unisce ancora di più.

I due riprendono la loro storia d’amore e, grazie a Poppy, Rune ricucirà il rapporto con la sua famiglia e scoprirà la passione per la fotografia.

Perché vi consiglio dammi mille baci? Perché è pieno di emozioni, e alcune pagine mi hanno fatto commuovere.

Storie di sport

Paola Egonu, fuoriclasse… fuori e dentro il campo!

di Emma Catalano 1B

Per noi pallavoliste Paola è un vero mito: amiamo il suo modo di giocare… ma anche il suo modo forte di affrontare gli insulti per il suo colore della pelle. Possibile che ci siano persone pronte a insultare così? Di questo non ci diamo pace.

Paola Egonu è una pallavolista italiana, nata a Cittadella da genitori nigeriani emigrati in Italia.

Ha due fratelli: Angela e Andrea; anche sua cugina Terry Enweonwu è una pallavolista e gioca nella squadra di Firenze.

Paola inizia nel 2013-2014 a livello nazionale, nel Club Italia, in serie B1: sarà un’avventura lunga quattro stagioni.

Poi nel 2014-2015 gioca in serie A2 e nel 2015-2016 gioca in serie A1.

Vince numerosi premi individuali:

  • 2 campionati italiani
  • 5 coppe Italia
  • 4 supercoppe italiane
  • 1 campionato mondiale per club
  • 2 champions league.

Paola vince anche la medaglia d’oro nel campionato mondiale del 2015 con l’Under 18 della nostra Nazionale.

E sempre nel 2015 vince, con l’Under 20, la medaglia di bronzo al campionato mondiale.

Personaggio di grande carisma, ha attirato le attenzioni e il favore del pubblico… non solo sportivo! Recente, e fortunata, la sua esperienza nel mondo della televisione e del cinema: Paola nel 2020 doppia la voce di Sognaluna nel film Soul della Disney e Pixar; in seguito nella stagione 2021-2022 è una delle conduttrici di Le Iene; poi il 9 febbraio 2023 è stata co-conduttrice insieme ad Amadeus e Gianni Morandi nella terza puntata del Festival di Sanremo.

Il suo carisma e la sua bravura in campo la rendono amata, sempre di più.